Ho incontrato Rosa per la prima volta nel corso di una telefonata, due anni fa, mentre cercavamo di portare avanti un progetto umanitario che al momento ci pareva pieno di ostacoli.
Ricordo la voce, la pacatezza, l’entusiasmo, la vibrante umanità. Alla fine della conversazione ci davamo del tu, alleate verso il comune obiettivo: insieme ci sembrava già più facile raggiungerlo.
Da lì non ci siamo più lasciate ed incontrarla, abbracciarla, conoscere la sua anima guardandola negli occhi è stata la gioia di scoprire una grande amica, una di quelle preziose persone che ti aiutano a capire chi sei, che ti danno energia nel sorriso come prendendoti per mano.
Il nostro percorso insieme è stato breve ma intenso: ci siamo guardate dentro e abbiamo unito le nostre forze. Il lavoro che lei lascia da compiere è grande ma dobbiamo farcela, perché lei è con noi.
Qualche tempo fa ho ascoltato un suo messaggio vocale dove mi spiegava che si sentiva fisicamente troppo stanca per poterci incontrare, e mi chiedeva di tutti e di tutto, come se la sua malattia fosse solo un piccolo impedimento trascurabile. La sua voce mi diceva affetto, attenzione per me e per i miei, sovrumana forza reattiva per continuare ad amare, amare la Vita.
In quel momento, ascoltandola, ho sentito un dolore sordo, profondo, un’angoscia serrata di perderla.
Ricordo di aver detto a mio marito: “perché non l’ho conosciuta prima? Un’amica, una sorella così la voglio per sempre”.
E’ egoismo, lo so, e lei non poteva continuare a soffrire, nel corpo.
Ma il suo animo, pieno di Volontà e di Vita è ciò che porto dentro di me e non mi lascerà mai.
Grazie Rosa, continuiamo il cammino…..
Giulia Remorino Ibry,
Presidente.