Il momento storico che stiamo vivendo richiede la massima attenzione.
Molti errori, ingiustizie, disequilibri sociali, li stiamo pagando a caro prezzo.
E ricostruire esige una marcia nuova: un ascolto aperto a tutte le componenti sociali per includere TUTTI nel nuovo corso.
Perché: – La Salute sia più che mai bene comune
– Il Lavoro sia protetto e garantito, in un’ottica di valorizzazione di ognuno, dal giovane al meno giovane, dall’Italiano al Migrante.
– La Cultura venga considerata con l’Istruzione la struttura portante della società italiana, europea e mondiale.
Usciamo dalla Pandemia con tanta voglia di fare, spesso con Scuola e Lavoro mantenuti grazie alle connessioni online .
Computer e telefono ci hanno fatti sentire meno soli: implementiamo dunque la tecnologia.
Paradossalmente anche la malattia ci ha fatto capire quanto sia vitale unirci per salvarci e salvare l’habitat.
Investiamo sui rapporti internazionali, a livello sia scientifico che culturale.
Da soli non si può fare nulla. E, se riusciamo a trarre insegnamento dalla Storia, ricordiamo che il Riformismo Europeo é una lezione di civismo da non perdere, ma da consegnare viva e attiva alle nuove generazioni.
Riconosciamo quindi ai bimbi di tutto il mondo il diritto ad una vita serena e ricca di spunti per crescere insieme,
ai religiosi di ogni fede la libertà di celebrare il proprio culto nel rispetto e nell’apertura alle diversità.
Combattiamo pregiudizio ed ignoranza, che sono epidemie mortali per l’Umanità.
Apriamo al senso della famiglia e dell’accoglienza come luogo d’amore, al di là delle definizioni di genere o delle barriere della Diversità.
La diversità é un dono, una ricchezza quotidiana nel dialogo con l’Altro.
Lo verifico tutti i giorni nel mio lavoro di psicologa, che prima di tutto é missione, umana e sociale, per una Comunità dove ognuno possa essere riconosciuto nel valore prezioso della propria esistenza, per se stesso e per gli altri.
Giulia Remorino Ibry.