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NON CI SONO PAROLE

Non ho parole
per dire
del bambino
abbandonato sulla spiaggia
senza vita
su un lembo di terra
che doveva renderlo
salvo

Non ho parole
per la creatura
che portava con sé
una carta di studio
speranza di futuro

Non ho parole
per quelle donne
che hanno cantato
sofferto e cullato
il loro bimbo
mentre lentamente
si spegnevano
per fame e sete.

Non ci sono parole
di fronte allo sguardo
profondo
di chi ti cerca
nell’anima
per vedere
se sei umano

Non restano più parole
per dire
di famiglie perdute
di persone senza nome
di orme che cercano
le nostre orme
per percorrere la strada,
ma non ci trovano

Prendiamo allora
tutto il fiato che resta
per urlare
la volontà di restare
individui
parte di una specie
pensante
solidale e forte

Che nel pericolo
tende la mano,
che nel dolore
accoglie,
che divide il pane
che apre le porte
di un’unica casa
per tutti i fratelli.

I.I.

Italia, gennaio 2019.