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Note di Viaggio da un paese di confine:
Mandateci commenti per dibattere insieme sull’importante tema delle frontiere,delle identità culturali e delle migrazioni.

Buona lettura!

 

Ho appena effettuato un viaggio in Giordania, terra conosciuta per le bellezze naturali e per la famosa città di Petra. In realtà la Giordania è molto di più: castelli nel bel mezzo del deserto, un’antica cultura che discende dai beduini, una capitale ancora piena di tradizione e di persone cordiali e felici di farsi conoscere. Il clima che si respira appare disteso, tranquillo; salendo sul Monte Nebo (il monte dove secondo la Bibbia Dio fece salire Mosè per mostrargli la terra santa, ma annunciandogli anche che sarebbe morto lì) si respira un clima di serenità, di solennità, di terra che ha una storia millenaria. Anche la famiglia reale, con la bellissima regina, spesso rappresentata nelle attività commerciali o negli alberghi, da un senso di distensione.

In realtà ben osservando si nota come questo clima sia molto rarefatto: posti di blocco, cartelli che segnalano il confine con gli altri stati in maniera minacciosa, l’impossibilità di recarsi nei paesi vicini in giornata per poi tornare in Giordania: specie nella zona del  Mar Morto a ben esaminare la pace e la calma sono maschere di evidenti tensioni, in uno stato che è stato importante per l’equilibrio di pace del Medio Oriente, ma proprio per questo deve tenere a bada diverse tensioni e conflitti. Si pone un po’ come terra di confine: fa specie pensare alla guida che spesso afferma della pacificità della Giordania, mentre con un piccolo cannocchiale al di là del Mar Morto si può osservare Gerusalemme, conoscendo tutta la situazione.

Insomma, di sicuro un bel viaggio, ma è un percorso che da anche da pensare alle delicate situazioni, alle terre che mediano e devono tenere un profilo basso. Danno da pensare anche i dodici campi profughi palestinesi nel Paese, che ha accolto durante gli anni numerose migrazioni, ponendosi sempre in maniera benevola. E’ un paese che, nato da cultura errante, ingloba dentro di sé il concetto di viaggio, di percorso, di non essere mai stabile.

Marco Aldegheri,
Human in Progress.